Bisogna riconoscere che la tenacia ed il coraggio non gli mancano. Silvio Berlusconi si prepara in questi giorni all'ennesimo esame in cui dovrà dimostrare se ancora è davvero lui il leader del centrodestra oppure se è arrivato il momento di passare lo scettro (nelle mani della Lega Nord, perché trovare un suo sostituto all'interno del suo partito è alquanto arduo).
Il voto di piazza organizzato per questo fine settimana allo scopo di confermare il berlusconiano Guido Bertolaso come candidato del centrodestra al Comune di Roma parte, come noto, con il piede sbagliato. Perché, comunque andranno le cose alle "gazebarie" (dopo "petaloso" vogliamo la benedizione dell'Accademia della Crusca anche su questo termine), il Cavaliere ne uscirà ferito. Se Bertolaso ce la farà a raggruppare i consensi necessari per iniziare la sua corsa al Campidoglio, Berlusconi avrà sì vinto la sua scommessa, ma dovrà battagliare, e non poco, con gli alleati, restii a portare un indagato per gli scandali del G8 e del terremoto dell'Aquila su una poltrona a dir poco scottante. Viceversa, se l'ex capo della Protezione Civile, mandato a casa proprio per quegli scandali, dovesse raccogliere poco più che un pugno di mosche, si potrebbe (e si dovrebbe) mettere definitivamente la parola fine all'era dell'impero di Arcore.
E' chiaro che questo week end c'è in ballo molto di più che la semplice scelta di un candidato sindaco, per quanto di una città così prestigiosa come Roma. Appare evidente che chi riuscirà a vincere questo braccio di ferro tra Berlusconi e il leader del Carroccio, Matteo Salvini, (che a Bertolaso preferisce l'ex missina, oggi a capo di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni) sarà la figura che detterà legge nel centrodestra in vista delle prossime elezioni politiche.
Una cosa in comune (per ora non in Comune) Berlusconi e Salvini ce l'hanno: la loro ammirazione per l'avversaria del Movimento 5 Stelle, l'aspirante alla poltrona di "sindaca" Virginia Raggi. Per il segretario federale della Lega, una come lei al Campidoglio sarebbe perfetta, anche se, per ovvi motivi, dice di non poter sostenere la sua candidatura. Per il Cavaliere, la Raggi "è telegenica e un bravo avvocato". Due terreni, lo sappiamo, su cui Berlusconi ha competenza sufficiente per potersi esprimere.




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